Inizia l'impegno per la diffusione della cultura dell'America Latina in Italia
Primi frutti concreti di queste conversazioni sono appunto un saggio, José Carlos Mariátegui primo marxista d'America, accolto prontamente nel 1967 in «Critica Marxista» dal direttore del periodico, lo storico Ernesto Ragionieri. Il saggio ha subito vasta risonanza in America Latina, anche grazie alla sua traduzione in spagnolo nel 1968 dalla cubana Casa de las Americas (nei decenni successivi verrà ripubblicato in altri paesi latinoamericani e europei). 6
Sempre nel 1967 pubblica l'articolo Classe, generazione e popolo nel pensiero di José Carlos Mariátegui nel numero d'esordio della rivista trimestrale «Ideologie. Quaderni di storia contemporanea», redatta inizialmente dal filosofo e semiologo Ferruccio Rossi-Landi 7 e dallo storico Mario Sabbatini. «Ideologie» diventa, grazie alla collaborazione di Antonio (che fino alla fine del 1970 sarà responsabile della redazione fiorentina) la più dedita, tra le giovani riviste che in quegli anni prosperano, a esprimere interesse per la rivoluzione cubana e, in generale, per tutta la cultura latinoamericana.
Nascerà così, sempre nel 1968, sotto la sua direzione, un numero doppio tutto dedicato a Cuba, il Quaderno monografico sulle radici storiche della rivoluzione cubana (1868-1968), con testi, introdotti da Antonio, di Carlos Manuel de Céspedes, José Martí, Julio Antonio Mella, Fernando Ortiz, ecc.
La preparazione del numero era stata l'occasione, come ricorda lui stesso, del suo primo viaggio a Cuba, nell'estate di quell'anno:
[...] avevo avuto il mio battesimo cubano, viaggiando nell'isola per raccogliere materiali in vista di un numero monografico della rivista «Ideologie» [...] con l'intenzione esplicita di offrire un contributo alla lettura di quell'evento che andasse oltre la cronaca. In quel fascicolo venivano presentati in traduzione italiana non solo i testi recenti del processo rivoluzionario, culminato all'inizio del 1959, ma anche i documenti fondamentali delle lotte dell'ultimo secolo di storia. 8
Ricordando quella esperienza molti anni dopo, Antonio ribadirà che «attraverso una documentazione che partiva dall'insurrezione di Carlos Manuel de Céspedes (il nonno di Alba) c'era l'intenzione di compiere anche un'operazione politica, contrastando l'interpretazione spontaneista del processo rivoluzionario e mettendo in luce le tappe di un percorso che veniva da lontano». 9
Nell'ottobre dello stesso anno viene poi invitato ufficialmente nell'isola, come membro della giuria del concorso letterario indetto dall'UNEAC (Unione Nazionale degli scrittori e artisti di Cuba). Inizia così a conoscere più direttamente la complessa realtà politica cubana, e ha occasione di entrare in rapporti con gli altri giurati, già noti o notissimi scrittori, tra i quali il cubano José Lezama Lima, l'altro poeta e saggista cubano Virgilio Piñera, il poeta militante salvadoregno Roque Dalton, morto in circostanze tragiche qualche anno dopo, l'uruguaiano Mario Benedetti, il peruviano César Calvo, lo spagnolo Juan Marsé, le scrittrici italiane Alba de Céspedes e Paola Masino, il giornalista Saverio Tutino 10.
Soprattutto con César Calvo e Saverio Tutino avrebbe poi mantenuto rapporti profondi, con incontri di lavoro e amicali, a Firenze e a Siena, o in convegni in Italia e internazionali.
Continua intanto a collaborare alla rivista degli amici urbinati «Ad libitum», pubblicando, sin dal primo numero del 1967, testi di poeti e scrittori, dal limegno Martín Adán a Xavier Abril, al guatemalteco Miguel Ángel Asturias. Sono autori la cui conoscenza continuerà a approfondire e a diffondere sempre più nel corso degli anni, con traduzioni e profili critici. Scrive nello stesso periodo articoli su intellettuali e scrittori ispanoamericani anche in «Cinema Nuovo», e nelle riviste fiorentine «Paragone» e «Il Ponte».
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7 «Ideologie» uscì dal 1968 al 1972. Su Ferruccio Rossi Landi (1921-1985) cfr. la voce in DBI, vol.88 (2017), curata da Roberto Gronda.
8 A. M., 1968: Ritorno a Cuba, in Alba de Céspedes, a cura di Marina Zancan, Milano, Il Saggiatore, 2005, pp.374-381: 374.
9 A.M., Amica Cuba, sed magis amica veritas, scritto inedito su Saverio Tutino, in Archivio Melis.
10 A.M., 1968: Ritorno a Cuba, cit., p.378 e seguenti.
con Alba De Céspedes e Paola Masino, La Habana, Cuba, 1968 (foto archivio Melis)